Manovra 2020 e Decreto fiscale stasera in CDM. Slitta la rata per soggetti Iva

Pubblicato il 15 ottobre 2019

Sono ore febbrili quelle che precedono la presentazione ufficiale della Manovra 2020 e il collegato fiscale. A causa di tensioni tra i vertici di maggioranza, la riunione al Consiglio dei ministri, prevista per ieri sera, è slittata ad oggi (ore 21.00).

In ballo c’è anche l’invio del Documento programmatico di bilancio a Bruxelles.

I contrasti sono quelli noti: mantenimento o abolizione di “Quota 100”, il piano famiglia, manette agli evasori.

Manovra 2020 e Decreto fiscale. Proroga al 16 marzo 2020 della rata del 16 novembre 2019 per titolari di partita IVA

Delle varie ipotesi che sono emerse per fare cassa, una è sicura: il Decreto fiscale - si evince dal comunicato Mef n. 188 del 14 ottobre 2019 - conterrà la proroga dal 16 novembre 2019 al 16 marzo 2020 del pagamento della rata per i contribuenti ai quali si applicano gli ISA e i c.d. forfettari. In questo modo, sono previste maggiori entrate nel prossimo anno per circa 3 miliardi di euro.

Il differimento deriva dal fatto che tale incasso non è di aiuto per i conti del 2019, mentre rappresenta un’entrata importante per il bilancio 2020.

Altre risorse arriveranno dall’aumento delle accise sui carburanti e dalla modifica sulle compensazioni fiscali e contributive, mettendo l’obbligo di inserirle in dichiarazione prima del loro utilizzo. Spazzata via l’ipotesi di compensare i rimborsi emergenti dal 730 con le cartelle esattoriali non pagate.

Lo Stato attingerà anche dai giochi: chi vincerà più di 10 milioni di euro, dovrà versarne un quarto all’erario. Saranno, poi, diversificati i prelievi in base agli scaglioni di vincita.

Potrebbe riemergere il prelievo sullo zucchero, “sugar tax”, con una percentuale dello 0,6-0,7 euro al chilogrammo.

Manovra 2020 e Decreto fiscale. Sconti in dichiarazione per pagamenti tracciabili

Messa in soffitta l’idea del cashback – il rimborso sull'estratto conto per i pagamenti con carta di credito – nel Decreto fiscale potrebbe essere presente la previsione di una detrazione fiscale per i pagamenti tracciabili.

Si vuole, in questo modo, portare i contribuenti a richiedere la ricevuta fiscale per le prestazioni di servizi (ad esempio, dell’idraulico o dell’estetista e simili) così da poter scaricare il costo in dichiarazione (sarà fissato un tetto di spesa). L’appeal sarebbe quello di garantire un maggiore sconto rispetto all’Iva applicabile a quella prestazione. E’ richiesto, però, che il pagamento avvenga in modo tracciabile. Ai commercianti potrebbero essere abbassate le commissioni dei Pos.

Manovra 2020 e Decreto fiscale. Fondo unico per la famiglia

Nasce l’idea di creare un Fondo unico per famiglia, dove far rientrare i finanziamenti per gli asili nido ed azzerare le rette dei nidi per i nuclei familiari con redditi bassi.

L’Assegno unico per la famiglia potrebbe trovare spazio dal 2021: nello strumento sarebbero riuniti tutti i servizi assistenziali Inps che ora si sovrappongono. Il riordino consentirebbe di includere tra gli aventi diritto anche gli autonomi.

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