Serie di chiarimenti forniti dal Mef in sede di interrogazione n. 5-07599 in Commissione finanze alla Camera. L’oggetto alcune problematiche in materia di lavori edilizi.
E’ stato chiesto se riguardi anche gli edifici unifamiliari la proroga al 31 dicembre 2025 per gli interventi di ristrutturazione a mezzo demolizione e ricostruzione disposta dall'articolo 1, comma 28, lettera e), L. n. 234/2021, che ha ritoccato il comma 8-bis, articolo 119, Dl n. 34/2020.
Sul punto giunge risposta negativa da parte del Mef: viene sottolineato come il citato comma 8-bis prevede la proroga per tali interventi se effettuai su edifici diversi da quelli unifamiliari. Di conseguenza, il differimento al 31 dicembre 2025 non si applica agli edifici unifamiliari, ai quali, invece, è dedicato il secondo periodo della medesima disposizione per il quale la detrazione del 110 per cento spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell'intervento complessivo.
Viene prospettato il caso di lavori di ampliamento dell'impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica di proprietà di un privato, presente su un lastrico solare condominiale ovvero di installazione di un nuovo ulteriore impianto fotovoltaico sul medesimo lastrico solare destinato all'alimentazione dell’impianto fotovoltaico già installato: tale situazione rientra negli interventi di manutenzione straordinaria e sarà quindi possibile, per il proprietario/condomino di tale impianto, fruire anche del bonus mobili.
Rientra nel bonus verde l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso, comprendente anche le opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale.
Diversamente, però, sono escluse le spese per i sistemi di illuminazione e i complementi d'arredo delle medesime aree verdi.
Altro quesito a cui viene fornita risposta riguarda il chiarimento sulla natura dei lavori relativi al Superbonus: la realizzazione dei lavori costituisce comunque manutenzione straordinaria, si precisa, ai sensi dell'articolo 119, comma 13-ter, Dl n. 34/2020.
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili fa presente che tale disposizione stabilisce che “gli interventi (…) anche qualora riguardino le parti strutturali degli edifici o i prospetti, con esclusione di quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, costituiscono manutenzione straordinaria e sono realizzabili mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA)”.
Ciò ha rilevanza, quindi, sulla maggioranza utile per l'approvazione dei lavori in assemblea condominiale.
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