Milleproroghe oggi al Senato, proroghe per “prima casa” e stralcio dei ruoli

Pubblicato il 14 febbraio 2023

Il testo del Ddl di conversione del decreto Milleproroghe, così come licenziato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio lo scorso 9 febbraio, approda oggi nell’aula del Senato per l’esame finale.

L’analisi del provvedimento inizierà alle ore 16,30 e sono attesi ulteriori cambiamenti rispetto al testo approvato giovedì scorso.  

Il cosiddetto decreto Milleproroghe dovrà, comunque, essere convertito in legge entro il 27 febbraio, ma deve ancora essere esaminato dalla Camera; per questo motivo, si immagina che il testo arriverà a Montecitorio blindato senza possibilità di ulteriori modifiche ed è quasi scontata anche la questione di fiducia per velocizzare i lavori.

Milleproroghe, ultimi emendamenti approvati

Più tempo per non perdere l’agevolazione "prima casa"

Tra gli ultimi emendamenti al testo del Ddl di conversione del decreto legge n. 198/2022, vi è da segnalare la reiterazione della sospensione dei termini per avvalersi dell’agevolazione “prima casa”.

Si ricorda che durante l’emergenza pandemica da Covid 19 era stata prevista la sospensione dei termini da rispettare per avvalersi dell’agevolazione "prima casa", per il periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 marzo 2022.

Ora, grazie ad un emendamento approvato al Dl Milleproroghe, la sospensione viene nuovamente riproposta con effetto retroattivo, a partire dal 1° aprile 2022 e fino al 30 ottobre 2023.

Dal vantaggio sono, però, esclusi i soggetti che hanno già ricevuto un avviso di decadenza dall’agevolazione dal 1° aprile 2022 e fino al giorno in cui entrerà in vigore la legge di conversione del decreto Milleproroghe.

Pertanto, ora, ai 769 giorni di sospensione previsti dai precedenti interventi di legge, si aggiungono ulteriori 578 giorni di sospensione durante i quali:

  1. i termini che stavano decorrendo alla data del 23 febbraio 2020 hanno cessato il loro decorso a tale data e ricominceranno a decorrere dal 31 ottobre 2023, senza ricominciare da zero, ma sommandosi al decorso antecedente al 23 febbraio 2020;
  2. i periodi che avrebbero iniziato il loro decorso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 ottobre 2023, inizieranno a doversi computare da zero dal 31 ottobre 2023.

NOTA BENE: E’ stato prorogato al 30 giugno 2023 il termine per l’accesso alla garanzia all’80% sui mutui prima casa per categorie prioritarie, tra cui giovani coppie e under 36 anni.

Tax credit investimenti in beni strumentali

Con una modifica all’articolo 12 del Dl n. 178/2020 in materia di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, è stata disposta l’estensione dal 30 settembre 2023 al 30 novembre 2023 del termine “lungo” per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022.

Inoltre, viene prorogato al 30 novembre 2023 anche il termine “lungo” per effettuare gli investimenti in beni “ordinari” prenotati nel 2022.

Con un altro correttivo, invece, dovrebbe essere posticipato dal 16 marzo 2023 al 31 marzo 2023 il termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per la cessione del credito o lo sconto sul corrispettivo di cui all’articolo 121 del Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020), in relazione alle spese sostenute nel 2022 e alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021 o nel 2020.

Stralcio dei ruoli fino a mille euro: più tempo per aderire

Da segnalare che con un altro emendamento al Decreto legge n. 198 del 2022, è stato prorogato al 31 marzo 2023 il termine entro il quale gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali (per esempio: gli enti territoriali, i Comuni, le Casse di previdenza professionale) possono deliberare di non aderire all’annullamento dei ruoli, disposto dall’ultimo Manovra finanziaria.

Si ricorda che la Legge n. 197/2022, all’articolo 1, commi 227 e 228, ha stabilito che possono essere automaticamente annullati i debiti di importo residuo al 1° gennaio 2023 fino a 1.000 euro, affidati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

Con la modifica approvata in sede di conversione del Milleproroghe, viene esteso anche ai carichi formati dagli enti diversi da quelli statali lo stesso beneficio previsto in caso di annullamento dei ruoli delle amministrazioni statali, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici previdenziali statali.

NOTA BENE: Con l’emendamento approvato, infatti, gli enti non statali hanno la facoltà, previa delibera da approvare entro il 31 marzo 2023, di applicare la norma sullo stralcio dei ruoli, annullando integralmente i carichi di valore fino a 1.000 euro alla data di entrata in vigore della legge di conversione, affidati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, in base alla disciplina prevista per gli enti statali.

La delibera, sempre entro il 31 marzo 2023, deve essere pubblicata sul sito istituzionale dell’ente creditore e comunicata all’agente della riscossione; infine, deve essere trasmessa entro il 30 aprile 2023 al Ministero dell’Economia e delle finanze per fini statistici.

ATTENZIONE: L’emendamento rinvia l’annullamento dei ruoli, fissato dalla Legge di bilancio al 31 marzo 2023, al 30 aprile 2023.

Ciò vuol dire che per l’ente non statale è prevista la sospensione della riscossione dei carichi fino al 30 aprile 2023 sia nel caso in cui l’ente non statale deliberi entro il 31 marzo 2023 di non applicare la disciplina introdotta con la Legge di bilancio 2023, sia se deliberi di annullare integralmente i carichi fino a 1.000 euro affidati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

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