Ministero della Giustizia: ultime rilevazioni sull’andamento della mediazione

Pubblicato il 24 febbraio 2015 Il Ministero della Giustizia ha reso pubblici alcuni dati e redatto apposite statistiche per verificare l’andamento della mediazione civile ex D.L. 28/2010, per il periodo di gennaio – settembre 2014 (dunque, successivamente alla modifica ex D.L. 69/2013).

Dai dati rilevati, è emerso innanzitutto come persistano delle difficoltà a portare avanti la conciliazione, per lo più, per mancata comparizione dell’aderente.

Aumenta invece la percentuale di risoluzione delle controversie mediante raggiungimento dell’accordo, che si aggira, in media, intorno al 48%, con differenze sostanziali in base alle materie trattate ed alla tipologia di Organismo a cui ci si rivolge.

In particolare, la minore percentuale di definizione delle liti, si riscontra in materia di contratti bancari (8%) e di risarcimento danni per responsabilità medica (10%), mentre la percentuale sale in materia di locazione (28%), di affitto di aziende (30%) e soprattutto, di comodato e diritti reali (33%).

Quanto agli Organismi di mediazione, un maggior successo si riscontra per quelli presso le Camere di Commercio (con percentuale di definizione delle controversie pari al 57,2%), immediatamente seguiti da quelli privati (52,2 %). All’ultimo posto si collocano invece gli Organismi presso l’Ordine degli Avvocati (circa 38%).

Si rileva inoltre come il ricorso alla mediazione si riduca notevolmente, man mano che aumenti il valore della lite (percentuale di definizione del 39 % per classe di valore 1.000 – 5.000 euro a fronte del 4% per classe di valore 2.500.001 – 5.000.000 euro) .

Infine, quanto alla tempistica, la mediazione risulta ancora conveniente, se si considera che occorrono in media 76 giorni per la definizione di una controversia con raggiungimento dell’accordo, a fronte dei 1.132 giorni in un giudizio di cognizione ordinaria.
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