Ministero della Salute, indicazione sull'impiego dei test salivari

Pubblicato il 29 settembre 2021

Dopo la pubblicazione delle indicazioni sull'uso dei test molecolari e antigenici su saliva per diagnosticare l'infezione da coronavirus, l'aggiornamento delle indicazioni sulle misure di quarantena e isolamento e le raccomandazioni indirizzate alle scuole per la prevenzione e il controllo delle infezioni da Sars-CoV-2, il Ministero della Salute con la circolare n. 43105 del 24 settembre 2021, aggiorna le indicazioni sull'uso dei test salivari per accertare la presenza dell'infezione da Sars-CoV-2, con particolare attenzione al monitoraggio della circolazione virale nelle scuole.

Nonostante le recenti ricerche scientifiche sui test salivari molecolari abbiano riconosciuto un'alta sensibilità alla rilevazione dell'infezione e un'elevata concordanza di risultati nella comparazione con il tampone molecolare nasofaringeo e orofaringeo, quest'ultimo, ad oggi, rimane il gold standard, internazionale per la diagnosi di Covid-19 in termini di sensibilità e specificità.

Tuttavia, al fine di evitare il sovraccarico dei laboratori di microbiologia regionali e tempi di attesa più lunghi per il processamento dei campioni oltre che un metodo non invasivo i test molecolari salivari costituiscono un valida alternativa ai tamponi molecolari orofaringei per accertare la presenza dell'infezione da Sars-CoV-2:

Altresì, nella circolare si evidenzia l'importanza della corretta raccolta del campione salivare raccomandando l'osservanza di tutte le indicazioni fornite dai produttori del dispositivo di raccolta utilizzato.

Nell'ambito del Piano di Monitoraggio scolastico il test molecolare salivare potrà essere effettuato anche con modalità di auto prelievo a domicilio da parte dei genitori seguendo un preventivo "iter formativo" per il conseguimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta.

In caso di positività al test molecolare salivare, la circolare precisa che, non sarà necessario effettuare un test di conferma su campione nasofaringeo/orofaringeo.

I test antigenici salivari non raggiungendo i livelli minimi di sensibilità e specificità, al momento, non sono ritenuti validi ai fini del green pass.

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