Molte correzioni in vista per la riforma Fornero

Pubblicato il 11 maggio 2012 I due relatori, Maurizio Castro (Pdl) e Tiziano Treu (Pd), hanno presentato in commissione Lavoro del Senato un pacchetto di 16 emendamenti al Ddl sulla riforma del mercato del lavoro che contengono significative novità. In sintesi, nelle previsioni dei relatori, ci sono più tutele per i lavoratori e più flessibilità in entrata.

In base alle modifiche proposte, saranno da stabilizzare le partite Iva con reddito annuo lordo sotto ai 18mila euro e non sopra. Niente stabilizzazione forzata per attività con competenze di alto grado e con un reddito annuo superiore a 1,25 volte il minimale contributivo di artigiani e commercianti, nonché per attività professionali il cui esercizio è subordinato all'iscrizione ad albi, registri, ruoli o elenchi. Cambieranno le caratteristiche per il passaggio da partita Iva a collaborazione coordinata e continuativa: durata di collaborazione che supera otto mesi; il corrispettivo pagato superiore dell'80% di quello di dipendenti e co.co.co; il lavoratore ha una postazione fissa (scrivania, non basta l'utilizzo del solo telefono) in azienda.

Le novità per i co.co.pro. consistono in un "salario base" regolato sulla media delle tariffe minime dei lavoratori autonomi e sulla media delle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi.

Per attivare il lavoro a chiamata  basterà inviare un sms o un fax (o usare la Pec per l'invio) alla Direzione provinciale del lavoro e per più cicli di lavoro servirà solo un messaggio fino a un massimo di 30 giorni.

Per i contratti a tempo determinato "il causalone" non sarà necessario per i rapporti che durano un anno e non più sei mesi. Se previsto dai contratti collettivi, al posto dei 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato potrà essere fatta valere una franchigia oggettiva - meno del 6% dei dipendenti totali - per le aziende in start-up, per il lancio di nuovi prodotti ed altre circostanze particolari.

Se gli emendamenti verranno varati, diventeranno strutturali dal 2012 gli sgravi contributivi sul salario di produttività (sostitutiva del 10%).

Verrà incrementata l’attuale una tantum per i parasubordinati disoccupati: in via sperimentale per il 2013, 2014 e 2015, chi ha lavorato 6 mesi potrà avere oltre 6mila euro.

Ce n’è anche, ovviamente, per l’articolo 18: i licenziamenti disciplinari saranno guidati meno dalla discrezionalità dei giudici, con il reintegro in caso di licenziamento illegittimo possibile solo in base a tipizzazioni previste dai contratti collettivi. Sempre sui licenziamenti scaturiti dall’esito del procedimento disciplinare varranno dal giorno stesso della comunicazione, fatti salvi i casi di maternità e infortunio sul lavoro, non rileva la malattia. E in tema di processi sui licenziamenti passerà da 30 a 40 giorni, a partire dal momento della presentazione del ricorso, il periodo entro il quale deve essere fissata l'udienza di comparizione.
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