Molti incarichi nell’impresa non dimostrano la sudditanza per riconoscenza del commercialista

Pubblicato il 17 luglio 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 28519 depositata il 16 luglio 2012, ha chiarito che il fatto che un commercialista svolga una pluralità di incarichi in un’impresa societaria (nel caso di specie sotto inchiesta per bancarotta), o nello stesso novero societario facente capo ad un solo soggetto, è solo un possibile riscontro di un ruolo pregnante ed importante dell'indagato, ma non rappresenta la “stringente dimostrazione di una aprioristica sudditanza - ndr per riconoscenza verso l’imprenditore - al volere dell'amministratore o la prova della sua proclività all'illecito”.

Inoltre, la carica sindacale dello stesso non dimostra la partecipazione ai momenti gestori dell’azienda. La pluralità degli incarichi “non giova alla tesi di un complessivo condizionamento supino del prevenuto ai voleri dell'imprenditore”. Con questa precisazione la Corte ha ritenuto non giustificata la misura interdittiva dall'attività professionale, per due mesi, nei confronti del commercialista indagato in concorso con l’imprenditore.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Decreto Agricoltura, dal bonus Zes unica allo stop al fotovoltaico

17/05/2024

Inerenza dei costi: da valutare la funzionalità alla produzione del reddito

17/05/2024

CCNL Alimentari cooperative - Flash

17/05/2024

Decreto Superbonus, ok alla fiducia in Senato. Tutte le novità

17/05/2024

Bonus ricerca e sviluppo: online Albo dei certificatori

17/05/2024

Transizione 4.0, istruzioni GSE per la compilazione dei moduli

17/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy