Multe e imposte, documenti da tenere per cinque anni

Pubblicato il 04 gennaio 2009

Per le ricevute che possono dimostrare l’avvenuto pagamento di una imposta, i tempi di conservazione ammontano a cinque anni, con l’avvertenza che in tema fiscale, per il pagamento di alcuni tributi (ad esempio imposte sui redditi, Iva e Ici), è bene prolungare di due anni il tempo previsto, considerato che spesso vengono prorogati i termini per il relativo controllo. Altri documenti, non soggetti all’obbligo, sarebbe bene conservare comunque: dal libretto di lavoro alle lettere di assunzione, licenziamento o dimissioni; dalle buste paga agli atti di matrimonio, separazione e divorzio, ai contratti di affitto registrati; dagli atti notarili di compravendita alle visure catastali di terreni e fabbricati; dai contributi previdenziali Inps o delle Casse di previdenza alle sentenze di tribunale. Perfino i risultati degli esami medici. Il ventaglio dei tempi di conservazione delle ricevute, a seconda dei versamenti effettuati, è illustrato nell’articolo integrale, disponibile in link.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nulla osta per lavoro subordinato: a regime la precompilazione delle domande

05/09/2025

Consulenti del Lavoro: dichiarazione e contribuzione entro il 30 settembre

05/09/2025

Bonus elettrodomestici 2025: come funziona, requisiti e domanda online

05/09/2025

Riforma ordinamento forense: si allenta il regime delle incompatibilità

05/09/2025

Nuove causali contributo INPS per enti bilaterali operative dall’8 settembre

05/09/2025

Corte UE: transazioni infragruppo e IVA

05/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy