NASpI: cambiano le regole d’accesso dal 1° gennaio 2025

Pubblicato il 12 giugno 2025

Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore un nuovo requisito contributivo per l’accesso alla NASpI, introdotto dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207, che ha modificato l’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, aggiungendo la nuova lettera c-bis).

La misura interviene in risposta a dinamiche distorsive legate a cessazioni volontarie seguite da rapidi nuovi rapporti lavorativi, al fine di ottenere prestazioni assistenziali piene pur decurtando il c.d. ticket di licenziamento.

Il nuovo requisito si applica nei casi in cui l’evento di disoccupazione sia successivo a una cessazione volontaria da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato avvenuta nei dodici mesi precedenti. In tali ipotesi, l’accesso alla prestazione NASpI è subordinato alla maturazione di almeno tredici settimane di contribuzione nel periodo compreso tra la cessazione volontaria e quella involontaria.

Il requisito non trova applicazione nei casi di dimissioni durante periodi tutelati di maternità o paternità, di risoluzioni consensuali nell’ambito della procedura ex art. 7, legge n. 604/1966, o di dimissioni per giusta causa, incluse quelle dovute a trasferimento non giustificato o a sedi lontane oltre 50 km o 80 minuti dai mezzi pubblici.

La misura non modifica la durata né l’ammontare dell’indennità NASpI, che resta calcolata secondo i criteri previsti dagli artt. 4 e 5 del d.lgs. n. 22/2015 e dalla circolare INPS n. 94/2015.

Tutte le novità e i casi pratici nell'Approfondimento che segue.

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