Nel giudizio tributario gli atti notori hanno valore di indizi

Pubblicato il 18 gennaio 2010
L'atto notorio, la dichiarazione, cioè, che una persona rende innanzi ad un pubblico ufficiale sotto la propria responsabilità, può essere utilizzato all'interno di un procedimento tributario con valore, però, non di prova legale ma di mero indizio. E' quanto statuito dai giudici di Cassazione nel testo dell'ordinanza n. 149 dell'8 gennaio 2010.

Nel caso esaminato dalla Suprema corte, un contribuente a cui era stato notificato un avviso di rettifica Iva, aveva prodotto in giudizio due atti di notorietà al fine di contrastare la tesi del Fisco e dimostrare che la sproporzione tra costi e ricavi rilevata era giustificata dall'esecuzione di un finanziamento familiare. La Cassazione, in particolare, riconoscendo ai due atti notori valore esclusivamente indiziario, ha considerato  gli stessi sì ammissibili nel processo tributario, ma, da soli, non sufficienti a dimostrare quanto affermato dal contribuente.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Bonus mamme: 480 euro netti a dicembre, per chi?

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy