Nel preliminare è bene distinguere tra caparra ed acconto

Pubblicato il 20 febbraio 2012 Lo studio n. 185-2011/T, approvato dalla Commissione Studi tributari del Notariato lo scorso 9 novembre 2011 e pubblicato nel sito del Notariato il 30 gennaio 2012, fornisce alcune indicazioni in materia di tassazione della caparra confirmatoria nei contratti preliminari di vendita.

Viene sottolineata, in primo luogo, l’importanza di distinguere, in sede di preliminare, se la somma corrisposta configuri una caparra confirmatoria o un acconto.

Ed infatti, se alla somma data a titolo di caparra confirmatoria venga conferita anche una “funzione” di anticipo sul prezzo dovuto per la stipula del definitivo, diverrebbe prevalente, ai fini del trattamento fiscale, la funzione di acconto, con conseguente applicazione dell'imposta di registro del 3% o dell'Iva.
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