Niente acquisizione di documenti correlati al pvc se il contribuente dimostra l’effettività dei costi

Pubblicato il 26 marzo 2010 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 7078 del 24 marzo 2010, ha respinto un ricorso del Fisco in cui si contestava ai giudici delle Commissioni tributarie di non aver ordinato, nel corso del processo in cui si contestavano a un'azienda le detrazioni illegittime per fatture false, l’acquisizione dei documenti citati nel pvc della Guardia di Finanza e, dunque, di non aver esercitato il potere istruttorio recato dall’articolo 7 del decreto legislativo 546/1992.

La Corte chiarisce che l’articolo citato “trova applicazione solo quando l'assolvimento dell'onere della prova a carico del contribuente sia impossibile o sommamente difficile”. Nel caso esaminato, invece, il contribuente aveva provato di aver realmente sostenuto i costi detratti con giustificazioni logiche, foto e documenti.

Nella sentenza viene, altresì, precisato che nessuna valenza probatoria è attribuibile al pvc che non motiva l’inesistenza delle operazioni.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nuovo bonus mamme 2025: al via le domande all’INPS

29/10/2025

Sicurezza sul lavoro, dal Cdm ok al decreto

29/10/2025

Bonus carta 2025: ultimi giorni per le domande

29/10/2025

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy