No al lucro cessante per il contratto inefficace

Pubblicato il 21 marzo 2011 Nel determinare l'indennità dovuta a seguito di indebito arricchimento, ex articolo 2041 del Codice civile, occorre limitarsi a considerare, in caso di contratto invalido tra professionista e p.a., solo la riduzione patrimoniale subita da chi ha effettuato la prestazione.

Lo precisa la Corte di Cassazione, con sentenza n. 5696 del 10 marzo 2011, che aggiunge come non deve essere monetizzata la somma corrispondente al lucro cessante che sarebbe stato percepito in caso di validità del contratto.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prevedi, cosa cambia dal 1° ottobre

22/08/2025

Indennità di disoccupazione: niente restituzione senza reintegra effettiva

22/08/2025

Entrate: effetti fiscali su concordato e branch exemption

22/08/2025

ASSE.CO è esclusiva dei consulenti del lavoro

22/08/2025

Corte UE: favor rei anche per sanzioni amministrative penali

22/08/2025

Dazi, dichiarazione congiunta Usa-Ue

22/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy