No alla condanna del giornalista che riporta frasi diffamatorie rese da un personaggio “altamente qualificato”

Pubblicato il 03 luglio 2013 La Quinta sezione penale di Cassazione, con la sentenza n. 28502 depositata il 2 luglio 2013, ha annullato, senza rinvio, la sentenza con cui i giudici dei gradi precedenti avevano condannato per diffamazione a mezzo stampa il direttore e due redattori di una testata che, all'interno di un articolo, avevano riportato le frasi di un personaggio in posizione di alto rilievo nell'ambito della vita politica, sociale, economica, scientifica, culturale, frasi che risultavano di per sé diffamatorie nei confronti di altro personaggio in posizione altrettanto rilevante.

I giudici di legittimità, annullando la condanna “perché i fatti addebitati non costituiscono reato”, hanno sottolineato che, indipendentemente dalla veridicità di quanto affermato e dalla continenza formale delle parole usate, “è la dichiarazione rilasciata dal personaggio intervistato che crea di per sé la notizia”. E nella specie, anche se la notizia era lesiva della reputazione altrui, la stessa meritava “di essere pubblicata perché soddisfa quell'interesse della collettività all'informazione che deve ritenersi indirettamente protetto dall'art. 21 della Costituzione”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Agevolazione ambientale: errore per incertezza normativa emendabile

10/09/2025

Costi da lite? Solo se sono certi

10/09/2025

Data Act: al via le nuove regole UE per l’accesso equo ai dati

10/09/2025

Fringe benefit auto aziendali: optional a carico del dipendente. Quale trattamento fiscale?

10/09/2025

Finanziamenti SIMEST 2025 per la transizione digitale anche alle imprese non esportatrici

10/09/2025

Tavolo sicurezza, ultimi interventi sul decreto legge in corso di emanazione

10/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy