No alla confisca “esorbitante”

Pubblicato il 22 dicembre 2011 Con sentenza n. 47525 depositata lo scorso 21 dicembre 2011, la Corte di cassazione ha annullato, con rinvio, il provvedimento con cui i giudici di merito avevano disposto la confisca di tutto il complesso aziendale di una società unipersonale accusata di evasione fiscale.

In particolare, la confisca era stata applicata tenendo in considerazione il principio solidaristico della cosiddetta responsabilità per intero ma non era stata valutata l'entità dei beni e del profitto.

E secondo la Corte di legittimità, “il vincolo cautelare d'indisponibilità non deve essere esorbitante, nel senso che non deve eccedere, nel complesso, il valore del profitto, e non deve determinare ingiustificate duplicazioni, posto che dalla unicità del reato non può che derivare l'unicità del profitto”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Whistleblowing: in GU le Linee Guida sui canali interni di segnalazione

30/12/2025

IA nel mondo del lavoro: le linee guida ministeriali

30/12/2025

Inail, copertura assicurativa confermata per i magistrati onorari

30/12/2025

Crediti d’imposta da DTA: chiarimenti sulla cessione a terzi

30/12/2025

Nuove ritenute e incentivi limitati alle imprese nella Legge di bilancio 2026

30/12/2025

PEC amministratori: comunicazione in scadenza

30/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy