No all'impugnazione dell'assoluzione perché il fatto non sussiste

Pubblicato il 06 giugno 2014 Qualora venga pronunciata assoluzione perché il fatto non sussiste ai sensi dell'articolo 530 2° comma del Cpp, in quanto il giudice abbia ritenuto insufficienti le prove, viene meno qualunque apprezzabile interesse dell'imputato al conseguimento di una più favorevole sentenza.

Ed infatti, la conclusiva statuizione in essa contenuta non può essere modificata, quale che sia il giudizio esprimibile sulla prova della responsabilità dell'accusato.

E' quanto ricordato dalla Cassazione, con la sentenza n. 23485 del 5 giugno 2014.
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