Non vi è riciclaggio, se non dopo il delitto presupposto

Pubblicato il 14 gennaio 2015 Perché si configuri il reato di riciclaggio, è necessario che la sostituzione od il trasferimento del denaro (o degli altri beni od utilità, come indicato nella norma) che caratterizza il momento di consumazione del reato in questione, avvenga successivamente al perfezionamento del delitto presupposto.

E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, seconda sezione penale, con sentenza n. 981 depositata in data 13 gennaio 2015, respingendo il ricorso del Pubblico Ministero avverso la decisione di non luogo a procedere emessa dal Giudice per le indagini preliminari a carico di una pluralità di indagati per concorso nel reato di cui all’art. 648 c.p.

La decisione del Gip si fondava essenzialmente sul fatto che, nell’ipotesi in esame, il reato di riciclaggio non avrebbe potuto configurarsi, poiché il delitto presupposto – consistente in reati fiscali – era stato consumato in epoca successiva rispetto alle operazioni economiche che avevano portato alla formulazione dell’imputazione ex art. 648 c.p.

Dello stesso avviso risultano i giudici di legittimità, i quali, nella pronuncia in questione, puntualizzano come nel reato di riciclaggio, il delitto presupposto debba necessariamente perfezionarsi in epoca anteriore rispetto a quello di riciclaggio medesimo.

D’altra parte, il riferimento dell’art. 648 c.p. a “denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto” non consente altra interpretazione se non quella di ritenere il “delitto” (presupposto) già consumato.

Diversamente, detti beni o utilità non potrebbero assumere le specifiche caratteristiche richieste dalla legge.

Né poteva configurarsi, nell’ipotesi esaminata, una sorta di “riciclaggio anticipato”, caratterizzato da un’azione di sostituzione o trasferimento di denaro, prima che lo stesso assuma le caratteristiche di provenienza da delitto e la cui soglia di consumazione venga quindi posticipata al momento in cui, per effetto della omessa dichiarazione dei redditi, tale condizione venga a verificarsi.
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