Nuova rateazione senza previo pagamento

Pubblicato il 25 maggio 2016

In Commissione Finanze della Camera è stata approvata una risoluzione con la quale il Governo intende modificare la disciplina esecutiva nei confronti dei contribuenti decaduti dai piani di rateazione, a causa della crisi economica, prima dell'entrata in vigore della riforma della riscossione.

I numeri forniti da Equitalia dimostrano come le dilazioni di pagamento siano un fenomeno in costante crescita e quasi la metà delle riscossioni avverrebbe mediante il pagamento dilazionato, ma soprattutto come la situazione debitoria di molti contribuenti, sia cittadini che imprese, abbia rappresentato negli ultimi anni un vera e propria emergenza sociale.

Riammissione rateazione e scambio informazioni

Con la risoluzione che è stata presentata in Commissione Finanze il 24 maggio, il Governo si impegna a prevedere una norma che acceleri i tempi per il processo di riammissione ai piani soprattutto per quei contribuenti che hanno ottenuto un piano di rateizzazione prima del 22 ottobre 2015 (entrata in vigore della della riforma della riscossione), oltre che prevede un maggior scambio di informazioni tra gli enti impositori ed Equitalia.

Riapertura termini decaduti

Il legislatore è finora intervenuto in materia con ben tre riaperture avvenute tra il l 2014 e il 2015. Allo stato attuale, dunque, i debitori che hanno ottenuto un piano di rateizzazione prima del 22 ottobre 2015, per i quali la decadenza continuerà a verificarsi solo in caso di mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive, (invece delle 5 attuali), una volta decaduti, non potranno essere più riammessi al beneficio, con il rischio - in caso di peggioramento e di mancata tempestiva proroga del piano in essere oppure di conversione in piano straordinario - di essere esposti ad azioni cautelari ed esecutive da parte di Equitalia o, in caso di imprese, al fallimento.

Per venire incontro proprio a tali debitori, la proposta è quella di chiedere all'Esecutivo di prevedere per tutti quei contribuenti che sono decaduti dal pagamento delle dilazioni delle cartelle, in data precedente o successiva a quella di entrata in vigore della riforma, di potere avere, presentando una richiesta entro 60 giorni dalla data stessa, la concessione di una nuova rateizzazione, senza dover pagare le rate scadute.

Equitalia, documento precompilato

Intanto la stessa Equitalia, al fine di favorire le rateazioni, ha annunciato l'arrivo di un documento precompilato con il piano di rateazione nella cartella, cosicché tutti coloro che sono intenzionati ad estinguere il loro debito pagando a rate dovranno semplicemente sottoscrivere la proposta e restituirla all'agente di riscossione.

Per i debiti fino a 50 mila euro, il beneficio della dilazione è quasi automatico, tanto che il piano viene accordato a semplice richiesta del contribuente (domanda anche online), senza necessità di aggiungere ulteriore documentazione.

Perciò, dopo una fase di sperimentazione in alcune Regioni, ora il piano del Gruppo diviene operativo e la proposta di dilazione viene così inserita direttamente nella cartella inviata al contribuente.

Per i debiti superiori ai 50 mila euro, invece, è sempre richiesta la certificazione relativa all'Isee del nucleo familiare del contribuente per attestare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica.

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