Nuovo contributo 2025 per commercialiste vittime di violenza di genere: requisiti

Pubblicato il 20 giugno 2025

La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti ha approvato una nuova iniziativa di sostegno economico rivolta esclusivamente alle Dottoresse Commercialiste vittime di violenza di genere. Con uno stanziamento complessivo di 200.000 euro, la misura intende offrire un aiuto concreto per favorire l’uscita da situazioni di violenza e agevolare il ritorno all’autonomia professionale.

Il contributo è stato pensato per garantire un supporto in un momento di grave vulnerabilità, dando alle donne la possibilità di allontanarsi da un contesto violento e riprendere la propria attività lavorativa in sicurezza e dignità.

A chi è destinato

Il contributo è destinato esclusivamente alle Dottoresse Commercialiste iscritte alla Cassa alla data del 31 dicembre 2025, che:

Requisiti per l’accesso

Per accedere al contributo è necessario:

Entità del contributo

L’importo non è fisso, ma sarà stabilito caso per caso dal Consiglio di Amministrazione della Cassa, che valuterà le circostanze individuali della richiedente. In presenza di un precedente accesso al “Reddito di Libertà” (D.P.C.M. 17/12/2020), il contributo potrà rappresentarne un’integrazione.

L’erogazione avverrà in unica soluzione tramite bonifico bancario.

Come presentare la domanda

Le domande devono essere presentate:

Modalità di invio

È possibile presentare la domanda tramite:

Documentazione richiesta

La domanda deve essere corredata da:

  1. Documento di riconoscimento in corso di validità;
  2. Dichiarazione firmata da:
    • Il legale rappresentante di un centro antiviolenza;
    • Oppure dai Servizi Sociali o altri Enti/Istituzioni preposti;
      Tale dichiarazione deve attestare l’avvio e il proseguimento di un percorso di protezione e l’effettivo stato di violenza subita.
  3. Documentazione comprovante l’eventuale erogazione del Reddito di Libertà, ove pertinente.

Questa misura rappresenta un passo concreto della Cassa a sostegno delle proprie iscritte, in una prospettiva di tutela sociale e reintegrazione lavorativa. Il contributo si inserisce in un quadro più ampio di strumenti di welfare orientati all’inclusione, al rispetto e alla dignità delle professioniste vittime di violenza, e rafforza il ruolo della Cassa come attore sensibile e responsabile nella protezione delle sue aderenti più fragili.

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