Ok l’accertamento del reddito basato su indizi della GdF

Pubblicato il 01 ottobre 2011 L’amministrazione finanziaria può, sulla base di elementi acquisti dalla Guardia di Finanza dai quali emerga la sussistenza di redditi non dichiarati o un ammontare maggiore di un reddito dichiarato, disporre l’accertamento parziale del reddito o del maggior reddito. Lo ha sostenuto la Corte di cassazione nella sentenza n. 20032 del 30 settembre 2011 in merito al rigetto del ricorso avanzato dagli eredi di Bettino Craxi contro l’accertamento per redditi diversi e capitali detenuti all’estero.

I magistrati hanno affermato che gli elementi della GdF possono essere anche di carattere indiziario e sono validamente opponibili se riescono a stabilire l’esistenza di un reddito non dichiarato o superiore a quello dichiarato. Inoltre sono ammissibili anche le dichiarazioni di terzi rilasciate alla polizia tributaria ed inserite nel processo verbale.
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