Come si determina il valore della causa ai fini della liquidazione degli onorari professionali dovuti dal cliente all’avvocato, nel caso di transazione di una causa introdotta con domanda di valore determinato?
La Corte di cassazione ha risposto all’interrogativo richiamando un principio di diritto già affermato in sede di legittimità, per i casi in cui, come detto, la causa venga introdotta con domanda di valore determinato e, pertanto, non presunto in base ai criteri fissati dal codice di procedura civile.
In dette ipotesi – si legge nel testo dell’ordinanza n. 27305 del 30 novembre 2020 - il valore della causa si determina avendo riguardo soltanto a quanto specificato nella domanda, considerata al momento iniziale della lite mentre resta irrilevante la somma realizzata dal cliente a seguito della transazione.
Nella vicenda specificamente esaminata, la Suprema corte ha annullato la decisione con cui la Corte d’appello, nel determinare i compensi dovuti ad un avvocato per l’attività prestata in favore di una cliente, aveva erroneamente attribuito alla causa da egli patrocinata, poi conclusasi con una transazione, un valore coincidente con l’importo individuato nell’atto transattivo medesimo.
Per gli Ermellini, invece, si sarebbe dovuto fare riferimento al valore della controversia, per specificato nella domanda iniziale
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