P.a., cronico ritardo nei pagamenti. Italia deferita alla Corte Ue

Pubblicato il 08 dicembre 2017

La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, per il “sistematico ritardo” con cui la pubblica amministrazione adempie ai propri pagamenti nelle transazioni commerciali, in violazione della direttiva che sancisce il termine di 30 giorni dal ricevimento della fattura (elevato, in casi eccezionali, a 60 giorni) per il pagamento di beni e servizi da parte della p.a.

100 giorni in media, per pagare le fatture

Ad annunciarlo, la stessa Commissione europea il 7 dicembre 2017, che pur riconosce gli sforzi fatti dal Governo italiano per migliorare la situazione in seguito all’apertura della procedura d’infrazione, con lettera di messa in mora nel giugno 2014 e successivo invio del parere motivato nel febbraio 2017. Tuttavia, a distanza di anni, le pubbliche amministrazioni italiane sono ancora lontane dall’adempiere entro i termini previsti, necessitando, di media, di ben 100 giorni (con picchi nettamente superiori) per saldare le loro fatture.

Ritardi, a partire dai ministeri

La Commissione attribuisce rilevante importanza alla puntualità dei pagamenti da parte delle p.a., in quanto un flusso di cassa positivo serve ad assicurare la gestione finanziaria, la competitività e la stessa sopravvivenza delle pmi. Per questo motivo Bruxelles contrasta, con rigorose politiche di applicazione della direttiva in materia, la questione dei ritardi nei pagamenti. Da qui il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia, rilevando come, al terzo avvertimento, la situazione risulta ancora drammatica nel nostro Paese, soprattutto nel settore delle costruzioni, già stremato dalla crisi economica degli ultimi anni, ove si registra un ritardo cronico di ben 5 mesi.

Ma dai dati rilevati, emerge una situazione affatto confortante (sebbene con dei lievi miglioramenti) già a partire dai vertici dell’amministrazione, ossia i ministeri, specie quello dell’Ambiente, delle Infrastrutture e della Difesa, ove di segnalano ritardi nei pagamenti pari a circa 50 – 60 giorni. La geografia italiana, in proposito, pare assumere un ruolo rilevante; se solo si pensi che nel Comune di Napoli i tempi di attesa per il saldo delle fatture possono arrivare sino a 335 giorni, a Vibo Valentia a 120 giorni, a Roma a 57 giorni, mentre a Milano a 11 giorni.

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