Part time agevolato prepensionamento

Pubblicato il 19 aprile 2016

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto un part time agevolato prepensionamento per i lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia.

Dopo il decreto interministeriale di attuazione della norma, che fissa anche il procedimento per ottenere l'incentivo economico statale alla trasformazione del rapporto di lavoro, si attendono ulteriori precisazioni al riguardo da parte dell'Inps.

Nel frattempo, la Fondazione Nazionale dei consulenti del lavoro ha pubblicato un documento – la circolare n. 7 dell'aprile 2016 – con il quale viene offerta un'analisi del nuovo strumento di flessibilità, sia sotto il profilo giuridico che amministrativo ed economico.

Ambito di applicazione

L'incentivazione è riconosciuta ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato e a tempo pieno, prossimi al pensionamento di vecchiaia, che aderiscono ad una trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con una riduzione dell'orario di lavoro compresa tra il 40% e il 60%.

L'agevolazione è possibile per tutti i lavoratori dipendenti di aziende di qualsiasi dimensione operanti nel settore privato, mentre non è fruibile per i lavoratori che sono già in part time.

Per poterne beneficiare, inoltre, si devono raggiungere i requisiti per l'accesso al pensionamento di vecchiaia di cui al Dl 201/2011, entro il 31/12/2018.

Specifica, quindi, la circolare n. 7/2016 che possono accedere all'agevolazione i lavoratori che, oltre ad avere 20 anni di contributi al momento dell’accordo con l’azienda, matureranno il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia entro il 2018.

Ne restano invece esclusi:

- quei lavoratori che non sono in possesso al momento della stipula dell'accordo dei 20 anni di anzianità contributiva, anche se avrebbero raggiunto tale anzianità – insieme a quella anagrafica - entro il 31/12/2018;

- quei lavoratori che entro il 31/12/2018, pur non maturando l'età pensionabile, perfezionerebbero comunque un diritto a pensione diverso da quello di vecchiaia (esempio pensionamento anticipato).

Part time incentivato

Pertanto, possono ottenere il part time incentivato i lavoratori uomini/donne che questo mese hanno almeno 63 anni e undici mesi di età. Tali lavoratori avranno un orario ridotto al 50% e riceveranno in busta paga la contribuzione netta che il datore avrebbe versato all’Inps con il tempo pieno. Il reddito dovrebbe stabilizzarsi sul 65% dell’ultima busta paga intera.

Procedimento

Il decreto ministeriale attuativo richiede una specifica certificazione Inps del possesso dei requisiti di contribuzione e della maturazione di quello anagrafico entro il 2018 per poter passare al part time agevolato.

Nella circolare, i consulenti evidenziano che, ai fin idi tale certificazione, potrebbe non essere sufficiente l’attuale certificazione Ecocert.

Solo dopo la certificazione, l'azienda e il dipendente firmano un accordo di riduzione dell’orario di lavoro che dovrà essere inviato alla direzione territoriale del Lavoro secondo modalità ancora da definire.

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