Pensione di anzianità. Presupposto errato, l'Inps non risarcisce

Pubblicato il 12 aprile 2010

Se il presupposto, basato sulla convinzione di avere diritto alla pensione di anzianità, è errato in quanto fondato su estratti conto inesatti inviati dall’Inps, il lavoratore che si dimette non ottiene alcun risarcimento dall’Istituto previdenziale. Con la pronuncia 7683/2010, la Corte di Cassazione chiarisce, infatti, che l’estratto conto spedito dall’Inps all’assicurato non ha pari valore della certificazione sottoscritta dal funzionario responsabile, poi rilasciata su domanda dell’interessato.

Peraltro, nel caso di specie trattato in sentenza l’Inps – inviando l’estratto nell’ambito d’una verifica sui dati contributivi in possesso - aveva informato della possibile presenza di errori.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Costo medio orario del lavoro logistica e trasporto merci: pubblicato il decreto

23/12/2025

Convenzione Inps–Regioni 2025: adempimenti, costi e durata

23/12/2025

IVA e logistica: Assonime sul regime opzionale transitorio

23/12/2025

Conto Termico 3.0, Regole Applicative GSE in vigore dal 25 dicembre 2025

23/12/2025

Acconto IVA 2025: soggetti obbligati, calcolo, scadenza

23/12/2025

Famiglie monogenitoriali e studenti universitari: bandi Cassa Forense in scadenza

23/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy