Plurime inadempienze Avvocato responsabile

Pubblicato il 19 dicembre 2016

La Corte di Cassazione, seconda sezione civile, ha confermato la responsabilità professionale di un avvocato – con conseguente risarcimento dei danni in favore dei clienti – per una serie di inadempienze nello svolgimento del mandato.

In particolare, l’avvocato in questione aveva dapprima ottenuto decreto ingiuntivo per il pagamento del compenso per l’assistenza in una causa volta a far conseguire ai promissari acquirenti di un appartamento, il trasferimento della proprietà dello stesso, stante l’inerzia del promittente venditore alla stipula del definitivo. Gli assistiti si erano tuttavia opposti al provvedimento monitorio – chiedendone la revoca oltre che il risarcimento del danno – viste le plurime inadempienze in cui il legale era incorso.

Omessa diffida Mancata comunicazione proposta transattiva Avvocato responsabile

Lo stesso difatti non aveva mai inviato la diffida stragiudiziale che si era impegnato a redigere, aveva iniziato la causa circa sei mesi dopo il conferimento del mandato, non aveva trascritto la domanda, non aveva dato atto nelle sue difese dell’offerta di controprestazione dei promissari acquirenti, non aveva informato i clienti della proposta transattiva formulata dalla controparte né degli sviluppi del processo, limitandosi a comunicare loro il rigetto della domanda dopo tre mesi dal deposito della sentenza.

Diffida stragiudiziale Non è obbligazione di mezzi

La Cassazione in proposito, respingendo il ricorso del legale, ha, sì, ribadito che le obbligazioni inerenti l’esercizio di un’attività professionale costituiscono, di regola, obbligazioni di mezzi e non di risultato. Tuttavia, allorché un avvocato accetti di compiere la prestazione stragiudiziale consistente nel redigere ed inoltrare una diffida ad adempiere, detta prestazione non costituisce un obbligazione di mezzi ma di risultato. Sicché sussiste la responsabilità del legale che abbia del tutto omesso di adempiere siffatta obbligazione.

Omessa offerta controprestazione Avvocato responsabile

D’altro canto –secondo gli ermellini – l’accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, postula, per espressa previsione dell’art. 2932 c.c., che l’attore esegua la sua prestazione o ne faccia l’offerta nei modi di legge.

Sicché – conclude la Corte con sentenza n. 26064 del 16 dicembre 2016 - è logico argomentare che sussista un rapporto di causalità tra la condotta difensiva dell’avvocato che non espliciti l’offerta di prestazione corrispettiva, né deduca che i propri assistiti abbiano eseguito la stessa, e l’esito negativo del giudizio ex art. 2932 c.c., trattandosi di fatto costitutivo della pretesa di trasferimento della proprietà ope iudicis.

 

 

 

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