PMI innovative senza regime fiscale di vantaggio

Pubblicato il 02 dicembre 2017

Giovedì 30 novembre, il sottosegretario Pierpaolo Baretta, in Commissione finanze della Camera rispondeva all'interrogazione con la quale si chiedeva se il regime tributario agevolato introdotto per le Start up innovative fosse esteso anche agli investimenti in PMI innovative.

Il dubbio era sorto anche in virtù del fatto che le citate disposizioni non sono ancora operative.

Il Sottosegretario ha evidenziato come la norma di riferimento, nella sua formulazione originaria del 2012 era stata classificata dall'Europa come aiuto di stato compatibile con il mercato. Successivamente, nel giugno 2017, l'autorizzazione della Commissione europea è stata rinnovata, ma solo per il regime fiscale delle Start up innovative.

Pertanto, la misura introdotta con la legge n. 232 del 2016 ha inciso solo sul regime fiscale applicabile alle Start up innovative e non alle PMI innovative, che attualmente ne risulterebbero escluse.

Con la conseguenza che, ad oggi, il regime tributario agevolato introdotto per le Start up innovative non può essere esteso anche agli investimenti in PMI innovative.

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