Private equity, investitori in campo

Pubblicato il 14 aprile 2008 Gli strumenti finanziari partecipativi, introdotti dalla riforma del diritto societario, sono stati utilizzati da alcuni operatori di private equity come nuovi canali di finanziamento dell’impresa. Questi strumenti possono essere emessi a fronte di qualsiasi apporto: non solo denaro, ma anche beni in natura, opere o servizi, al fine di consentire l’acquisizione di ogni elemento utile allo sviluppo dell’impresa. Tuttavia, quando l’apporto è in denaro, le somme possono essere utilizzate per ampliare i mezzi di finanziamento della società, anche se esse non sono imputabili a capitale e l’investitore non acquista la qualifica di socio. L’investitore non acquista un diritto al rimborso del denaro apportato o del controvalore della prestazione, che è proprio delle obbligazioni. Al contrario, si acquisiscono prerogative patrimoniali, come per esempio il diritto agli utili e alla ripartizione del patrimonio attivo in sede di liquidazione, e prerogative amministrative, quali i poteri di voice e di board representation, diritti statutari a tutela reale.
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