Processo civile senza sprechi

Pubblicato il 27 maggio 2009
E' stato approvato dal Senato, in via definitiva, il collegato alla Finanziaria contenente nuove disposizioni in ordine al processo civile. Il guardasigilli, Angelino Alfano, manifesta, in proposito, un'enorme soddisfazione per una riforma definita “al solo servizio dei cittadini e che punta ad accelerare i processi”. Nel dettaglio, le nuove norme sul processo prevedono un ampliamento della competenza per valore attribuita ai giudici di pace; a questi ultimi, infatti, sono affidate le controversie su beni mobili fino al valore di 5.000 euro mentre, nelle cause di risarcimento danni da circolazione, la competenza si estende ora fino al valore di 20.000 euro. Introdotto anche il discusso filtro in Cassazione che, nella sua ultima versione modificata dalla Camera, prevede due casi di inammissibilità dei ricorsi: quando il provvedimento impugnato è aderente, sulle questioni di diritto, all'orientamento della Corte e non ci siano ragioni per cambiamenti o conferme; quando sia manifestamente infondata l'asserita violazione dei principi del giusto processo. A giudicare sull'ammissibilità dei ricorsi sarà una sezione apposita, composta da cinque giudici provenienti dalle diverse articolazioni della Cassazione. Tra le novità, anche la previsione di disposizioni specifiche volte a sanzionare le parti che presentino istanze di ricusazione inammissibili o infondate, che rifiutino senza motivo un tentativo di conciliazione o che avviino una lite temeraria. Si prevede, altresì, che il giudice, sentite le parti e tenuto conto della natura, dell'urgenza e della complessità della causa, fissi il calendario del processo indicando le udienze successive e gli incombenti da espletare. Sulla competenza, le parti devono sollevare tempestivamente le relative questioni mentre i termini utili per le impugnazioni o riassunzioni vengono ridotti. Ammessa anche la possibilità di testimonianza in forma scritta sempre che vi sia l'assenso di tutte le parti. Introdotto, nelle cause di competenza del giudice unico, un procedimento sommario di cognizione caratterizzato da minori formalità, tempi accelerati e meno garanzie di contraddittorio. Nuova formulazione per le sentenza che apriranno, ora, con un'elencazione delle questioni di fatto e di diritto decisive.

Le altre semplificazioni contenute nel Ddl sviluppo riguardano, tra l'altro, i procedimenti amministrativi che dovranno ora concludersi entro tre mesi, con una eventuale proroga di massimo altri tre mesi nei casi più complessi.
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