Professionisti contro il visto sul credito Iva

Pubblicato il 04 novembre 2009 L’obbligo, a decorrere dal 2010, del visto di conformità per compensare i crediti Iva superiori ai 15mila euro sta accendendo gli animi. I professionisti, tra gli affidatari del compito di stilare la certificazione, lamentano che l’adempimento genererà costi che dovranno essere sostenuti dal cliente. Infatti, chi rilascia il visto dovrà sottoscrivere una polizza professionale a tutela dell’Erario. Anche la conseguenza del trasferimento ai professionisti dell’onere dei controlli che dovrebbero essere a carico dell’Amministrazione pone non poche insidie: per non perdere i clienti è possibile che i professionisti siano costretti a rilasciare il certificato sulla fiducia e a volte è anche difficile verificare le operazioni, ad esempio nel caso di imprese edili che subappaltano.

Il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Siciliotti, che inizialmente sostenne la procedura, in merito all'ampliamento della competenza dell'apposizione a soggetti alquanto eterogenei ha dichiarato che è stato “abbassato il profilo di pubblica utilità di questa certificazione. Sull’intenzione il giudizio è positivo sulla realizzazione no”.
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