Nel decreto legge sulla competitività potrebbe essere traghettata tutta la riforma sulle libere professioni, che andrebbe così a riprendere tutti i punti che il Ministro di Giustizia, Roberto Castelli, ha proposto agli Ordini e Professioni alla fine di gennaio. Tutto ciò però potrebbe entrare in competizione con lo strumento stesso – un decreto legge – e con il suo oggetto, la competitività. Per tali ragioni si afferma che il pacchetto per la competitività potrebbe divenire un boccone amaro per i professionisti. Tra le norme in favore del diritto di iniziativa economica, ritorna l’ipotesi delle Agenzie per le imprese, tesi che già una volta era stata avanzata e aveva trovato immediata opposizione da parte della categoria dei commercialisti, che si erano opposti al fatto che la denuncia di inizio attività non poteva essere delegata ad associazioni di imprenditori.
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