La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, il 19 giugno 2025, le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori da calore e radiazione solare.
L’innalzamento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici rappresenta una minaccia crescente per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto all’aperto ma anche in ambienti interni non adeguatamente climatizzati. Il calore eccessivo aumenta il rischio di patologie correlate, accresce il rischio di infortuni e abbassa la produttività.
Il datore di lavoro ha l’obbligo, secondo il T.U. sicurezza (D. Lgs. 81/2008), di valutare tutti i rischi legati a fattori climatici, inclusi quelli derivanti da microclima e radiazione solare, e attuare misure di prevenzione e protezione.
Con le linee di indirizzo approvate il 19 giugno 2025, che nascono dalla sintesi dei documenti prodotti da Regioni e Province Autonome, si vuole fornire una visione complessiva delle azioni necessarie per garantire condizioni di lavoro salubri e sicure in presenza di alte temperature e radiazione solare.
Il datore di lavoro ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. 81/2008, di valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza, inclusi quelli derivanti da microclima e radiazione solare, in base alla prescizioni di cui all'Allegato IV, sui requisiti degli ambienti di lavoro e dell'art. 180 del Titolo VIII, che considera il microclima un agente fisico di rischio.
Poiché non esiste un capo specifico per microclima e radiazione solare nel Titolo VIII, ricordano le linee guida, si applicano le norme generali contenute negli articoli 181-186.
È obbligatoria anche la formazione e informazione dei lavoratori esposti (art. 184), soprattutto per quelli particolarmente sensibili, che possono così richiedere la sorveglianza sanitaria (art. 41).
La valutazione dei rischi da agenti fisici deve essere:
Strumenti di supporto alla valutazione sono disponibili online, in particolare sui portali Agenti Fisici e Worklimate, grazie al lavoro delle Regioni, INAIL e altri enti tecnici.
Le linee di indirizzo sono applicabili in tutti i settori in cui è prevedibile il rischio legato a temperature elevate e radiazione solare.
Il rischio da radiazione solare riguarda esclusivamente gli ambienti outdoor. Il rischio da calore può manifestarsi anche in ambienti indoor, soprattutto se non adeguatamente isolati o climatizzati, o se influenzati dalle condizioni esterne o da un layout non ottimale.
Negli ambienti non vincolati da esigenze produttive, l’obiettivo prioritario deve essere il raggiungimento del comfort termico.
Sono fattori predisponenti al rischio da calore l’alta temperatura e umidità, l’attività fisica intensa, la scarsa idratazione e una dieta inadeguata, il vestiario pesante, la scarsa ventilazione, fattori individuali come patologie croniche o sensibilità al caldo.
Sono fattori di rischio da radiazione solare l’esposizione diretta al sole e le superfici riflettenti.
L’esposizione al calore, in ambienti di lavoro sia interni che esterni, può generare diverse patologie, alcune lievi e temporanee, altre potenzialmente gravi. È fondamentale riconoscere i sintomi precocemente e intervenire in modo adeguato.
Pincipali effetti sulla salute legati al calore e alla radiazione solare, con i sintomi e le azioni consigliate: tabella
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Condizione |
Sintomi principali |
Cosa fare |
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Dermatite da sudore |
Irritazione, prurito, piccole vescicole su collo, ascelle, inguine, torace, gomiti |
Spostarsi in ambiente fresco e asciutto; evitare creme e unguenti; mantenere l’area pulita e asciutta. |
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Crampi da calore |
Dolori muscolari dovuti a perdita di sali con sudore |
Reintegrare con liquidi e sali minerali; massaggiare i muscoli colpiti; eventualmente somministrare soluzioni isotoniche. |
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Squilibri idrominerali |
Sete intensa, sonnolenza, pelle asciutta, pressione bassa, irritabilità |
Bere abbondantemente; assumere sali minerali; se i sintomi persistono contattare il medico o chiamare il 112/118. |
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Esaurimento da calore |
Mal di testa, nausea, sudorazione profusa, debolezza, confusione, temperatura > 40°C |
Spostare in luogo fresco; offrire acqua a piccoli sorsi; rinfrescare con acqua fredda; alleggerire abbigliamento; avvisare medico o pronto soccorso se necessario. |
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Colpo di calore |
Cute secca e calda, delirio, perdita di coscienza, shock, tachicardia, arresto sudorazione |
Emergenza medica: chiamare 112/118; spostare all’ombra; raffreddare corpo con acqua fredda e ventilazione; rimuovere gli indumenti; monitorare in attesa dei soccorsi. |
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Eritema solare |
Rossore cutaneo, bruciore, nelle forme gravi vesciche e gonfiore |
Evitare ulteriore esposizione; rinfrescare la pelle; eventualmente consultare un medico nei casi più seri. |
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Fotocongiuntivite/Fotocheratite |
Lacrimazione, bruciore agli occhi, arrossamento, dolore (in caso di esposizione intensa ai raggi UV) |
Proteggere gli occhi con occhiali da sole; evitare l’esposizione diretta; consultare il medico se i sintomi persistono. |
È consigliabile dotare i presidi di primo soccorso di strumenti adeguati per intervenire nei casi di malessere da calore o radiazione solare, previa consultazione con il medico competente.
Gli addetti al primo soccorso devono essere formati specificamente su queste situazioni di emergenza.
La sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti, svolta dal medico competente sulla base della valutazione dei rischi, è finalizzata al giudizio di idoneità alla mansione e al monitoraggio della salute dei lavoratori, con particolare attenzione ai soggetti sensibili, come chi assume farmaci o ha condizioni patologiche preesistenti.
Per valutare il rischio microclimatico, le linee guida suggeriscono di utilizzare una checklist presente nel documento delle Indicazioni Operative redatto dal Coordinamento Tecnico delle Regioni. I fattori analizzati sono:
Se anche un solo “SÌ” viene rilevato, è necessario avviare una valutazione approfondita del rischio e adottare misure correttive.
Gli strumenti di supporto alla valutazione del rischio di tipo previsionale possono essere:
Gli indici professionali sono i seguenti:
Per le valutazioni del rischio di esposizione al caldo o a radiazione solare le metodologie più utilizzate sono l’Indice WBGT ed il metodo PHS.
Nel Portale Agenti Fisici, sezione “Radiazioni ottiche naturali”, sono presenti i calcolatori previsionali basati su dati storici e meteo giornaliero nonché strumenti specifici per scenari espositivi diversi (luce diretta, ombra, attività fisica intensa/moderata).
Riassumiamo da ultimo le raccomandazioni per prevenire gli effetti del calore e della radiazione solare.
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Ambito |
Azioni raccomandate |
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Organizzazione lavoro |
Limitare il lavoro nelle ore più calde, usare rotazioni, pianificare orari sulla base di WBGT/PHS. |
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Acclimatamento |
Introdurre gradualmente i nuovi assunti o dopo periodi di pausa. |
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Ambienti di transizione |
Usare spazi con temperatura intermedia per facilitare il passaggio tra ambienti diversi. |
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Vestiario |
Indumenti leggeri, chiari, in fibre naturali. |
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Idratazione e alimentazione |
Favorire acqua fresca disponibile e una dieta equilibrata. Tenere conto di esigenze culturali. |
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Informazione/formazione |
In lingua comprensibile sui rischi da calore/sole, prevenzione ed emergenza. |
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Sorveglianza sanitaria |
Obbligatoria se il rischio è presente, per individuare soggetti a rischio. |
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Pause in ambienti freschi |
Prevedere aree di recupero confortevoli. |
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Referente caldo/sole |
Designare una figura che coordini l’applicazione del piano di prevenzione. |
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No lavoro in solitario |
Evitare condizioni isolate durante attività in ambienti a rischio. |
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