Rata Imu 2013 ko. Slitta l’acconto Ires

Pubblicato il 28 novembre 2013 Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che ufficializza l’abolizione della seconda rata dell'Imu 2013 sull'abitazione principale, ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. Per l'Imu agricola per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali relativamente ai terreni, è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata, oggetto di ipotesi strutturale nella legge di stabilità per il 2014. Il testo del decreto è da ultimare nei dettagli da parte del Mef.

Le risorse per coprire il mancato introito verranno dalle banche con un anticipo delle imposte che tocca il 130%. Il ministro dell'Economia, Saccomanni, spiega che la copertura sarà garantita “con interventi sul sistema bancario con una quota di un terzo con anticipi sull'imposizione del risparmio amministrato e 2 terzi con aumenti di anticipi su Ires e Irap a fronte di un aumento delle aliquote Irpef e Ires che graverà solo per un anno sulle banche”. Si tratta di un aumento al 130% dell'acconto Ires e Irap dovuto, per l'anno d'imposta 2013, dalle società del settore finanziario e assicurativo. Per questi stessi soggetti, l'aliquota Ires viene elevata per il solo anno d'imposta 2013 al 36%. Del gettito ulteriore per quei comuni che hanno deliberato per l'anno 2013 aliquote superiori a quella standard, circa metà dell'importo viene ristorata dallo Stato e l'altra metà verrà versata dai contribuenti interessati a metà gennaio 2014, alle stesse scadenze già programmate per altri tributi.

Per il “trambusto” il CdM, con il comunicato stampa del 27 novembre 2013, sposta al 10 dicembre la data per il pagamento degli acconti dei soggetti Ires. Resta al 2 dicembre 2013 il termine per gli altri soggetti.
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