Il Consiglio Nazionale Forense ha diffuso la propria proposta di intervento per il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” inserita nell’ambito del Recovery plan.
In una nota del 19 gennaio 2021 a cui è allegato il documento, si fa riferimento a “Un approccio innovativo per il raggiungimento dell’obiettivo finale: la persona e il suo bisogno di tutela al centro del sistema giustizia”.
La proposta del CNF si iscrive in due delle missioni individuate dal Governo nel Recovery plan, e specificamente, quelle relative alla giustizia e all’occupazione.
Il presupposto da cui partono gli avvocati è che il settore della giustizia non può essere revisionato solo in termini di bilancio e contenimento della spesa ma deve essere “rivolto costantemente al miglioramento del servizio offerto a cittadini e imprese, attraverso tre coordinate strettamente interconnesse”.
Coordinate così individuate:
Secondo la presidente facente funzioni del CNF, Maria Masi, l'emergenza sanitaria in corso avrebbe reso “ancora più evidenti le condizioni strutturali dell'amministrazione della giustizia: edilizia giudiziaria, sicurezza delle aule, organizzazione dei ruoli e del personale, oltre alla necessità di rafforzare e implementare il sistema informatico a supporto dell'attività giudiziaria”.
In questa prospettiva, si inserisce la proposta del Cnf di superare l'ambiguità del doppio profilo amministrativo e giudiziario “affidando l'organizzazione amministrativa a professionisti”.
Con la proposta, si vuole “esprimere una visione globale della giustizia, sottesa ai principi di competenza e responsabilità, nella consapevolezza che il sistema complesso, già messo a dura prova nell'ultimo anno, non può e non deve svilirne la funzione essenziale all'attuazione dei valori e dei principi della Costituzione”.
Nel frattempo, sul sito del ministero della Giustizia è stata pubblicata una nota, datata 16 gennaio, con cui si informa della trasmissione, in Parlamento, del PNRR - Piano nazionale di resilienza e ripresa - del Recovery Plan, nel cui ambito è incluso il progetto di incrementare gli investimenti del settore Giustizia.
L’obiettivo è di consentire un’accelerazione dei tempi per riassorbire il contenzioso arretrato e permettere al sistema “di essere, finalmente, il motore della ripartenza del Paese”.
Nel Piano – viene anticipato – è previsto uno stanziamento di 2,3 miliardi di euro da destinare alle assunzioni.
Tra le misure in programma:
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