Reddito di ultima istanza. Cassa Forense ha avviato i pagamenti

Pubblicato il 16 aprile 2020

Cassa Forense ha reso noto l’avvio dei pagamenti del bonus di 600 euro in favore degli iscritti.

Il versamento del reddito di ultima istanza – di cui all’art. 44 del Dl n. 18/2020 – è stato disposto nei confronti dei primi 73.881 aventi diritto, sulla base dell’ordine di presentazione della domanda e all’esito delle verifiche operate dagli Uffici.

E’ quanto si legge in una nota a firma del presidente dell’Ente di previdenza degli avvocati, Nunzio Luciano, pubblicata ieri, 15 aprile 2020, sul sito istituzionale della Cassa.

Nella comunicazione, è altresì precisato che, di seguito, verranno effettuati gli ulteriori pagamenti “fino alla capienza della somma disponibile nei limiti stabiliti dal D.M. 28 marzo 2020”.

Avvocati precedentemente iscritti a Gestione separata? Sì al bonus 

Si segnala anche che nei giorni precedenti, la Cassa ha fornito alcune precisazioni a proposito dell'esclusività di iscrizione, quale requisito per poter accedere al predetto reddito di ultima istanza.

Ai sensi dell’art. 34 del Dl n. 23/2020, infatti, possono fruire della menzionata indennità solamente i professionisti iscritti, in via esclusiva, agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria che non siano nemmeno titolari di trattamento pensionistico diretto.

Cassa Forense ha così chiarito che anche gli avvocati che prima dell’iscrizione obbligatoria a Cassa Forense erano iscritti volontariamente o coattivamente alla Gestione Separata INPS, possono presentare o integrare la domanda di accesso al bonus previsto per gli iscritti alle casse di previdenza private.

È infatti da ritenere che gli stessi, pur conservando una “posizione previdenziale” priva del carattere di attualità in quella gestione e a condizione che non svolgano altre attività compatibili e per le quali venga versata altrove la contribuzione, abbiano in Cassa Forense l'unica gestione previdenziale.

Per attestare questo requisito, si rammenta, l'Ente di previdenza aveva invitato gli avvocati interessati a rilasciare un’ulteriore dichiarazione per integrare le domande già presentate.

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