Requisiti di reddito richiesti per la sanatoria di colf e badanti

Pubblicato il 08 settembre 2009

Come più volte ribadito, uno dei requisiti necessari per poter predisporre correttamente la procedura di emersione dei lavoratori domestici è rappresentato dal reddito imponibile del datore di lavoro. L'articolo 1-ter della legge 102/2009 (Manovra d'estate 2009) prevede il requisito per il datore di lavoro, che regolarizza la colf straniera, di un reddito imponibile non inferiore a 20.000 euro, elevati a 25.000 euro nel caso di nucleo familiare con più percettori di reddito. Tale condizione è richiesta solo per la regolarizzazione delle colf e non anche delle badanti. Il reddito a cui fare riferimento è il reddito imponibile, che equivale al reddito complessivo abbattuto degli oneri deducibili. Il reddito va dichiarato nella domanda e poi certificato al momento della convocazione allo sportello unico.

Nelle Faq rilasciate dal ministero dell’Interno si è specificato che il reddito è quello imponibile, cioè al lordo delle imposte, ma per la valutazione della capacità economica può essere preso in considerazione anche il reddito esente da dichiarazione annuale e/o dal Cud (esempio: assegno di invalidità). Tale reddito dovrà comunque essere certificato. È, poi, chiaro che anche il patrimonio immobiliare e mobiliare può essere considerato un indicatore di capacità economica, così come i risparmi accumulati rappresentano, oltre che un ulteriore indicatore, anche una fonte di liquidità immediatamente disponibile e utilizzabile. La specificazione rappresenta un’apertura che potrebbe consentire ad una platea più vasta di persone di avviare la procedura di regolarizzazione. Nel caso in cui il datore di lavoro viva con altri percettori di reddito, sempre dal Viminale si è fatto sapere che il cumulo dei redditi è previsto solo per il nucleo familiare, intendendo per famiglia quella prevista dalla normativa vigente, ossia i familiari che hanno la medesima residenza.


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