Riciclaggio, lotta mediante il diritto penale: approvato il decreto attuativo

Pubblicato il 05 novembre 2021

Nella seduta del 4 novembre, il Consiglio dei ministri ha definitivamente licenziato, tra gli altri provvedimenti, il testo di un decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1673, sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale.

Direttiva, questa, contenente norme minime relative alla definizione dei reati e alle sanzioni in materia di riciclaggio.

Riciclaggio e autoriciclaggio anche con proventi da delitti colposi e da contravvenzioni

Tra le novità introdotte dal provvedimento del Governo, l’ampliamento dei reati presupposto dei delitti di riciclaggio e autoriciclaggio.

Si prevede, così, che rientrino tra le fattispecie propedeutiche alla commissione dei reati di riciclaggio anche quelle di tipo colposo, a prescindere dalla cornice edittale prevista, e le contravvenzioni punite con l'arresto superiore nel massimo a un 1 o nel minimo a 6 mesi.

Trattamento sanzionatorio diversificato 

La disciplina sanzionatoria viene tuttavia differenziata in relazione alle singole fattispecie e così, in linea generale:

Modifiche al Codice penale nel Decreto del Governo

L’intervento, nel dettaglio, introduce alcune modifiche al Codice penale per quel che concerne gli articoli da 648 a 648-ter.1 nonché ritocchi agli art. 9 e 240-bis.

Reato di riciclaggio

In particolare, per quel che concerne la fattispecie del riciclaggio, l’articolo 648-bis viene così modificato:

Reato di autoriciclaggio

Rispetto alla previsione sull’autoriciclaggio, l’art. 648-ter.1 è così modificato:

I ritocchi, oltre alle due principali fattispecie incriminatrici del riciclaggio e dell’autoriciclaggio, riguardano anche la ricettazione (art. 648) e l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter) prevedendo, per entrambe le ipotesi, la punibilità anche quando il fatto riguardi denaro o cose provenienti da contravvenzione.

Ulteriori decreti attuativi approvati

Nella medesima seduta del 4 novembre, il CdM ha varato ulteriori provvedimenti attuativi di norme europee che già aveva esaminato in via preliminare.

Tra gli altri, sono stati approvati i decreti legislativi di:

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