Approvazione riconoscimento qualifiche professionali

Pubblicato il 21 gennaio 2016

E' stato approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2016 lo schema di decreto legislativo che recepisce nel nostro ordinamento la direttiva 2013/55/Ue, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, e del Regolamento n. 1024/2012, relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (Regolamento IMI).

In virtù di ciò, da ora in poi un cittadino comunitario, libero professionista in uno Stato Ue, potrà esercitare in Italia un'attività professionale anche in misura parziale, ossia potrà svolgere solo alcune delle funzioni che compongono l'oggetto della sua professione, a condizione che nello Stato di origine le attività possano essere svolte in modo autonomo.

Stabilimento “parziale” dell'attività professionale

Si tratta di una delle novità previste dallo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/55/Ue, che ha lo scopo di favorire la libera circolazione dei professionisti anche nei casi in cui la loro formazione, maturata nello Stato d’origine, risulti troppo distante rispetto alle condizioni previste nello Stato di destinazione e tale differenza non potrebbe essere superata neanche con eventuali misure compensative.

Ovviamente, tale accesso parziale su un altro mercato del professionista deve essere riconosciuto caso per caso e può essere negato solo in presenza di un “motivo imperativo di interesse generale” secondo quanto previsto dalla giurisprudenza della Corte Ue.

Al via sistema Tessera professionale europea

Un'altra novità dello schema di decreto legislativo è l'introduzione del sistema di tessera professionale europea (Epc) e del meccanismo di allerta europeo sui provvedimenti che limitano o vietano, anche in modo temporaneo, l’esercizio di alcune professioni, quali per esempio quelle sanitarie.

La Epc è un certificato elettronico che attesta l'abilitazione del professionista ad esercitare la sua attività in libero stabilimento o su base temporanea. E' prevista per le professioni di: infermiere, farmacista, fisioterapista, guida alpina, agente immobiliare.

La tessera è gestita da una piattaforma online (denominata Imi: sistema di informazione del mercato interno) e si va ad affiancare alla pratica tradizionale di riconoscimento delle qualifiche. Essa per funzionare richiede la collaborazione degli Stati e la mutua fiducia.

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