Riforma della prescrizione: audizioni informali di magistrati e avvocati

Pubblicato il 13 novembre 2018

Presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera si sono tenute, il 12 novembre 2018, le audizioni informali di alcune associazioni dei magistrati e degli avvocati, di professori universitari e di alti magistrati sulla bozza non corretta dell’emendamento al Ddl anticorruzione di riforma della prescrizione penale.

Subemendamenti in arrivo

Entro il pomeriggio di oggi, 13 novembre, dovranno essere depositati i subemendamenti sul solo tema della prescrizione, mentre il voto sui medesimi dovrebbe iniziare da domani, di modo da permettere al testo del Ddl di approdare in Aula all’inizio della prossima settimana.

ANM: riforma prescrizione insieme a interventi mirati sul processo

Per i magistrati, è stata ascoltata l’Associazione nazionale magistrati nella persona del Presidente, Francesco Minisci.

Questi ha precisato che l’interruzione del decorso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado è un intervento che va realizzato in una cornice più ampia e articolata di riforma.

Secondo l’Anm, infatti, la riscrittura della prescrizione e del relativo decorso, non può essere affrontata in maniera del tutto separata da interventi mirati sul processo penale volti ad accelerare i tempi dei procedimenti.

Per il presidente dell'Anm, Francesco Minisci, ad ogni modo, gli effetti concreti della modifica si avrebbero dopo alcuni anni per cui, facendo entrare in vigore da sola la riforma della prescrizione, senza le norme di accelerazione dei processi, si rischierebbe di andare a pesare troppo sulle Corti d’appello.

Minisci ha poi fatto riferimento al pacchetto di proposte di riforma del sistema penale approvato dall’associazione lo scorso 10 novembre e presto sottoposto all’attenzione del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, proposte che potrebbero essere utilizzate nella redazione della delega sulla riforma del processo penale, per come annunciata dallo stesso ministro.

Avvocati Camere penali: riforma contraria alla Costituzione

A seguire, è stata la volta dell’audizione, per gli avvocati, dei rappresentanti dell’Unione delle Camere penali italiane e del Consiglio Nazionale forense.

Per l’Ucpi, era presente il segretario, Eriberto Rosso, il quale ha ribadito la ferma opposizione degli avvocati penalisti all’emendamento sulla prescrizione, introduttivo di una disciplina contraria a diversi principi costituzionali, quali quello di legalità, di ragionevolezza, di ragionevole durata del processo, di non colpevolezza.

Le Camere penali - che, si ricorda, hanno anche proclamato 4 giorni di sciopero (20-23 novembre 2018) contro l’annunciata riforma della prescrizione – hanno ripetuto di non condividere né il senso né il contenuto della riforma, lanciando anche un appello al legislatore a non farsi fuorviare da fenomeni che vanno colti nella loro complessità e obiettività. 

CNF: intervento su prescrizione solo dopo ragionevole durata del processo

Per il CNF, è intervenuto il Presidente, Andrea Mascherin, il quale ha dichiarato di condividere i rilievi sollevati dall’avvocato Rosso, nonché ribadito che non si può intervenire sulla prescrizione senza prima realizzare l’obiettivo della ragionevole durata del processo.

E’ stato anche ricordato, da Mascherin, come il processo penale si occupi dell’imputato, delle garanzie dell’imputato, della presunzione di non colpevolezza mentre la persona offesa trovi le sue tutele in sede civile.

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