Il 30 settembre 2025 rappresenta una data fondamentale per coloro che desiderano ottenere il rimborso dell'IVA versata all'estero nel corso del 2024. Tra gli appuntamenti fiscali con scadenza fissata per tale giorno, questo adempimento è di particolare rilevanza per le imprese e i professionisti che, durante l'anno, hanno effettuato acquisti di beni o servizi in Paesi stranieri, sia dell'Unione Europea che extra UE. La presentazione della domanda di rimborso dell'IVA estera avviene tramite un procedimento telematico, con precise modalità e documentazione da seguire per evitare il rigetto della richiesta.
Di seguito, vedremo in dettaglio chi sono i soggetti che possono presentare la domanda, quali sono i requisiti richiesti, come deve essere inviata la domanda e qual è la finalità di questa misura.
Possono richiedere il rimborso dell'IVA estera le imprese, i liberi professionisti e gli enti non commerciali che hanno sostenuto spese per beni o servizi soggetti a IVA in un altro Stato, che siano stabiliti o domiciliati in Italia. In particolare, il rimborso riguarda:
In generale, possono beneficiare di questo rimborso solo coloro che non dispongono di una stabile organizzazione nel Paese estero dove l'IVA è stata versata.
Per poter accedere al rimborso, è necessario che i richiedenti rispettino alcune condizioni specifiche:
La domanda di rimborso dell'IVA estera deve essere presentata in modalità telematica attraverso il portale dell'Agenzia delle Entrate. I richiedenti devono essere in possesso di una login valida attraverso i sistemi Fisconline o Entratel, tramite i quali possono inviare la richiesta di rimborso.
Il procedimento include i seguenti passaggi:
Il rimborso dell’IVA estera ha come obiettivo quello di riequilibrare la tassazione sugli acquisti transnazionali, garantendo che le imprese e i professionisti non subiscano un trattamento fiscale svantaggioso a causa delle differenze tra i sistemi IVA dei vari Stati membri. Questo strumento è previsto per evitare la duplicazione dell’imposizione fiscale e per favorire la libera circolazione dei beni e dei servizi all’interno del mercato unico europeo.
Inoltre, il rimborso permette alle imprese di migliorare la propria competitività riducendo i costi derivanti dall'IVA pagata su beni e servizi necessari per lo svolgimento della loro attività.
Il sistema di rimborso ha l’intento di favorire l’armonizzazione fiscale tra i Paesi, promuovendo l’accuratezza e la trasparenza nella gestione delle richieste. In tal modo, si agevolano le attività economiche internazionali, facilitando il commercio e la cooperazione tra i Paesi.
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