Rimedio fragile sulle “Finestre”

Pubblicato il 17 gennaio 2008

La circolare n. 5/2008, con cui l’Inps è intervenuta per arginare i pericoli della legge 247/07, garantendo la permanenza al lavoro fino all’apertura della finestra, non convince le associazioni di commercianti, artigiani e agricoltori. Secondo Giorgio Cappelli di Confesercenti resta, infatti, un vuoto normativo sulla questione del mantenimento del posto di lavoro nel periodo che va dalla maturazione dei requisiti alla percezione della pensione. Tra le criticità più evidenti, osserva Cappelli, il fatto che le finestre d’accesso siano difficilmente determinabili a priori per chi ha avuto una carriera mista dipendente-autonomo e al momento della pensione di vecchiaia è lavoratore subordinato. Dubbi e riserve anche da parte dei tecnici di Confartigianato, che peraltro continuano a sostenere che l’estensione delle finestre di anzianità a quelle di vecchiaia è incongrua, e dei tecnici di Confcommercio. Per Corrado Franci, direttore generale dell’Inac, introdurre le finestre di vecchiaia significa innalzare in modo subdolo l’età pensionabile.

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