Riorganizzazione con spoliazione e affidamento di attività all’estero non è cessione d'azienda

Pubblicato il 13 dicembre 2010 La Ctp Milano, con sentenza n. 396/1/10, ha stabilito che una riorganizzazione aziendale realizzata attraverso la riduzione delle attività italiane (spoliazione) e l'affidamento di alcune attività all'estero, non configura la cessione di ramo d'azienda ma un semplice trasferimento di alcune attività di coordinamento a livello europeo.

 Pertanto, non sussiste negozio giuridico da tassare ai fini dell'imposta di registro, come invece era stato sostenuto dal Fisco che riteneva presunzioni gravi, precise e concordanti per avallare l'esistenza di una vera e propria cessione di ramo d'azienda, il passaggio della lista clienti, il trasferimento di alcuni dipendenti (in realtà uno, perché gli altri risultavano distaccati) e relativo know-how, il rilascio del software (non dimostrato), la vendita del magazzino.
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