Risarcimento da insidia solo con la prova del nesso di causalità

Pubblicato il 27 dicembre 2010 La Cassazione, con sentenza n. 20757 del 6 ottobre 2010, ha rigettato la domanda di risarcimento danni avanzata da una donna a seguito delle lesioni personali che la stessa si era procurata cadendo dentro una buca presente su una strada comunale. Per la Corte, la donna non aveva fornito la prova del nesso di causalità tra la buca - la cui presenza, peraltro, non era stata confermata da alcun testimone - e la caduta.

Secondo i giudici di legittimità, perché possa affermata la responsabilità del custode è indispensabile che venga accertata la sussistenza di un nesso di causalità tra la cosa ed il danno patito dal terzo, “dovendo, a tal fine, ricorrere la duplice condizione che il fatto costituisca un antecedente necessario dell’evento, nel senso che quest’ultimo rientri tra le conseguenze normali ed ordinarie di esso, e che l’antecedente medesimo non sia poi neutralizzato, sul piano causale, dalla sopravvenienza di circostanze da sole idonee a determinare l’evento”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Enasarco: c’è tempo fino al 20 maggio

12/05/2025

CDM. Riforma fiscale locale: più autonomia, semplificazioni e nuovi incentivi

12/05/2025

Diritto di opzione e modalità di esercizio

12/05/2025

Assonime: novità sui conferimenti d’azienda e di partecipazioni

12/05/2025

Incentivo al posticipo del pensionamento: l’INPS sulla verifica dei requisiti

12/05/2025

Bullismo e cyberbullismo: nuove misure del Governo a tutela dei minori

12/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy