Risponde per stupro e non per violenza privata il padre che agisce su impulso sessuale

Pubblicato il 08 maggio 2010
La Corte di cassazione, Terza sezione penale, con sentenza n. 17542 del 7 maggio, ha annullato, con rinvio, la decisione con cui i giudici di merito avevano derubricato in violenza privata un'imputazione mossa dalla Procura della Repubblica per stupro nei confronti di un padre che, per accertarsi della verginità della figlia, l'aveva denudata per verificare detta circostanza con la propria mano.

Secondo i giudici di legittimità non poteva essere escluso, nel caso di specie, “che l'uomo avesse agito su impulso sessuale che andava ravvisato anche in presenza della finalità di voler umiliare la figlia".
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contratti di ricerca e incarichi post-doc: contributi INPS e Uniemens

12/09/2025

CGUE: tutela antidiscriminatoria estesa ai lavoratori caregiver

12/09/2025

Contributi minimi avvocati: avvisi pagoPA e modelli F24 - quarta rata

12/09/2025

Riforma commercialisti 2025: tutte le novità approvate dal Governo

12/09/2025

Bonus psicologo 2025: al via le domande dal 15 settembre

12/09/2025

Prima casa, vendita entro 2 anni. Quando l’utilizzo del credito?

12/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy