Risultato scarso, parcella esigua

Pubblicato il 08 febbraio 2014 Secondo la Suprema corte di Cassazione – ordinanza n. 2863/2014 – è legittimo che il compenso professionale venga parametrato anche ai concreti risultati e vantaggi conseguiti dal cliente.  

Nel caso specificamente esaminato, i giudici di legittimità si sono occupati del compenso di un avvocato che, nell'ambito di una curatela fallimentare, aveva provveduto alla redazione di un progetto divisionale di beni non condiviso dall'organo giudicante e, per questo, liquidato con una somma piuttosto esigua.

Il professionista si era opposto alla quantificazione del giudice lamentando che, trattandosi di un'obbligazione di mezzi, l'attività dallo stesso prestata avrebbe dovuto essere remunerata indipendentemente dal risultato.

La Suprema corte ha, tuttavia, confermato il verdetto dei giudici di merito condizionando la parcella del legale anche ai minimi risultati ottenuti dal cliente.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fraternità nei luoghi di lavoro, cosa prevede la proposta del CNEL

21/11/2025

Brevetti+ 2025: fondi esauriti subito

21/11/2025

Riforma Terzo Settore: novità su proroga IVA, nuove esenzioni e regime forfetario

21/11/2025

Decreto correttivo Irpef e Ires: novità principali

21/11/2025

Sicurezza sul lavoro: niente assoluzione senza il pagamento della sanzione

21/11/2025

Assunzione di giovani: tre incentivi contributivi a confronto

21/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy