Ritardi p.a., il danno va provato

Pubblicato il 03 ottobre 2008
Il disegno di legge approvato ieri dalle Camere (n. 1441-bis) ha eliminato, rispetto al testo originario, due norme sull'indennizzo in caso di lungaggini burocratiche che prevedevano, l'una l'obbligo di un indennizzo automatico a carico dell'ente pubblico che avesse superato il termine massimo per il procedimento, l'altra il diritto al risarcimento del cittadino anche in assenza di pretesa all'accoglimento dell'istanza. Rimane ferma la responsabilità della p.a. per i ritardi ma si toglie la possibilità di un indennizzo automatizzato. Chi vorrà essere risarcito dovrà, quindi, provare in maniera esatta la natura e la quantificazione del danno subito.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

La trasparenza fiscale nel percorso di sostenibilità

05/08/2025

Giustizia civile: 500 giudici da remoto e organici potenziati

05/08/2025

Licenziamento per motivo oggettivo e rifiuto di mansioni inferiori

05/08/2025

ZES Marche e Umbria: via libera al rilancio economico

05/08/2025

Reddito di lavoro autonomo: l'analisi della Fondazione studi

05/08/2025

Più tempo per codice dello spettacolo, contratti di lavoro e equo compenso

05/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy