Rottamazione quater, proroga di due mesi per presentare le domande

Pubblicato il 05 maggio 2023

Ufficializzata la proroga di due mesi per l’invio delle domande della cosiddetta Rottamazione quater da parte del Consiglio dei ministri che si è tenuto il 4 maggio 2023.

Il Cdm n. 33, infatti, ha approvato un decreto legge omnibus che introduce una serie di disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici e società, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale.

Nello specifico, il provvedimento contiene norme che mirano ad un riordino della disciplina in materia di:

Rottamazione quater: c’è tempo fino al 30 giugno per l’invio delle istanze

La proroga di due mesi per le cartelle, le multe e le tasse non pagate nell’ambito della definizione agevolata cosiddetta Rottamazione quater era già stata anticipata con un comunicato del Ministero dell'Economia del 21 aprile scorso.

Adesso, è praticamente ufficializzato che:

  1. la manifestazione della volontà di procedere alla definizione dovrà essere resa entro il 30 giugno 2023, e non più entro il 30 aprile 2023 come previsto dalla Manovra finanziaria;
  2. entro la stessa data sarà possibile presentare anche ulteriori dichiarazioni di adesione, che se riferite ad altri carichi, saranno considerate integrative della precedente, mentre se riferite agli stessi carichi già inseriti nella domanda presentata, saranno considerate sostitutive della precedente;
  3. la comunicazione da parte dell’agente della riscossione delle somme dovute potrà avvenire entro il 30 settembre 2023 e non più entro il 30 giugno;
  4. slitta al 31 ottobre 2023, dal 31 luglio, la data alla quale le dilazioni sospese saranno automaticamente revocate.

Cambiano, poi, anche altre date in materia di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione.

Come si legge nel comunicato stampa che ha accompagnato il termine del CdM del 4 aprile, il pagamento dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dall’1.1.2000 al 30.06.2022 potrà essere effettuato in unica soluzione non più entro il 31 luglio 2023, ma entro il 31 ottobre 2023 ovvero nel numero massimo di diciotto rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, con scadenza rispettivamente il 31 ottobre (invece che il 31 luglio) e il 30 novembre 2023 e le restanti, di pari ammontare, con scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

NOTA BENE: In caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° novembre 2023 (e non più dal 1° agosto 2023), gli interessi al tasso del 2% annuo.

Infine, è stata posticipa anche la dematerializzazione delle schede relative all'8, al 5 e al 2 per mille.

Il decreto legge ha, infatti, rinviato al periodo di imposta 2023 – dunque ai modelli di dichiarazioni 2024 - l’invio telematico delle schede relative all’8, al 5 e al 2 per mille mantenendo le modalità di trasmissione (cartacea) per il periodo d’imposta 2022.

E’ stato anche sancito che le elezioni del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria vengano indette entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto e che le stesse si svolgano entro il 30 settembre 2023. Slitta, così, la scadenza del 28 maggio.

Decreto legge omnibus, proroga di ulteriori termini legislativi

Il provvedimento omnibus varato dal Governo è intervenuto anche in materia di altri termini legislativi in scadenza in alcuni settori, come per esempio quello sanitario e dello sport.

Per quanto riguarda la sanità, infatti, è stabilito che:

In ambito sportivo, è stato prorogato il mandato del Presidente e degli altri organi in carica dell’Istituto per il credito sportivo, al fine di garantirne la piena operatività, compresa la gestione dei Fondi speciali, nelle more della trasformazione dell’Istituto in società per azioni.

Infine, il Cdm ha prolungato di 10 anni il termine di presentazione della domanda per la concessione del titolo onorifico previste a favore delle vittime delle foibe, e dell’esodo giuliano-dalmata.

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