Ispezioni del lavoro, ruolo professionisti

Pubblicato il 25 febbraio 2016

Reca il titolo “Ispezioni in materia di lavoro. Sistema sanzionatorio e strumenti di difesa del datore di lavoro", il documento del mese di gennaio 2016, pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti, in cui viene analizzato il ruolo dei professionisti che assistono i datori di lavoro nello svolgere le ispezioni del lavoro.

Il documento del Cndcec parte dal definire l'ispezione del lavoro – comprensiva anche di quella in materia di previdenza sociale e di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro – come un importante strumento di tutela diretta dei lavoratori e di tutela indiretta delle imprese sane che operano nel rispetto della legge.

L'attività del professionista, che assiste il datore di lavoro in tale sistema di ispezione, è fondamentale, oltre che per il rispetto della legalità, anche per la salvaguardia delle condizioni di libera concorrenza e leale competizione delle imprese sul mercato, mediante la prevenzione di comportamenti elusivi e irregolari.

Finalità dell'ispezione del lavoro

L'ispezione del lavoro è considerato un procedimento amministrativo di natura istruttoria, che si caratterizza per l'esercizio di una potestà riconosciuta dall'ordinamento giuridico ai soggetti preposti ai controlli, che ha il fine di acquisire elementi oggettivi e valutativi e che si conclude con l'adozione di specifici provvedimenti, non necessariamente sanzionatori.

L'attività di ispezione del lavoro è piuttosto articolata e richiede la partecipazione di una pluralità di soggetti con funzioni ispettive/accertative differenti, anche se a volte sovrapposte.

Ruolo del professionista

Il Cndcec, dopo aver illustrato il funzionamento del sistema delle ispezioni in materia di lavoro, si sofferma sul ruolo del professionista, evidenziando come l'assistenza che il professionista abilitato ex legge 12/1979 può dare al datore di lavoro nell'ispezione è da ritenere indispensabile e fondamentale, in considerazione anche degli effetti sanzionatori che ne possono derivare.

L'ispettore, infatti, dopo la sua presentazione in azienda, è obbligato ad informare il datore di lavoro o il diverso interlocutore del suo diritto a farsi assistere dal professionista delegato nel corso dell'ispezione che sta per avviare.

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