Sì al sequestro preventivo se il consulente ha un ruolo attivo

Pubblicato il 17 giugno 2011 Se il consulente, in relazione alle indebite compensazioni effettuate dal gruppo delle società accertate, non si è limitato a svolgere l'attività professionale di commercialista, ma è stato l'ideatore dell'utilizzo illecito dei meccanismi di cui al modello F24, concorrendo consapevolmente alla realizzazione delle indebite compensazioni come contestate in atti, è legittimamente sottoposto al sequestro preventivo dei beni (immobili e auto) finalizzato alla confisca per equivalente. È quanto stabilito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza n. 24166 del 16 giugno 2011.

Inoltre, è ribadito che la confisca per equivalente può interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti per l'intera entità del profitto indebito.

La sentenza renderà difficile, in futuro, la dimostrazione dell’estraneità all’illecito da parte di chi assiste fiscalmente le aziende.
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