Sì alla critica al datore di lavoro se costruttiva e nel rispetto della verità oggettiva

Pubblicato il 15 febbraio 2013 La Corte d’Appello di Roma, con la sentenza n. 9631 del 12 dicembre 2012, annullando le sanzioni disciplinari che un’azienda aveva applicato nei confronti di un proprio dipendente giornalista, accusato di aver denigrato l’operato aziendale anche in violazione della normativa interna, ribalta la decisione di primo grado e riconosce il diritto di critica di un lavoratore nei confronti del proprio datore di lavoro.

Per i giudici romani le sanzioni disciplinari sono da annullare per due motivi.

In primo luogo, al lavoratore non era stato comunicato preventivamente il comportamento da tenere in relazione alle comunicazioni con la stampa. Il lavoratore non ha sovvertito quello che i giudici chiamano “minimo etico” e non ha tenuto comportamenti illeciti tali da dover essere punito penalmente.

In secondo luogo, le sanzioni disciplinari sono da ritenere ugualmente infondate, perché in caso contrario – secondo la Corte - si sarebbe incorsi in una indebita restrizione di diritti costituzionalmente garantiti. Non può, infatti, essere negato il diritto del lavoratore di criticare il datore di lavoro, se il tutto avviene nel rispetto di alcune condizioni. Dunque, se non si trascende nel dolo o nella colpa grave, e viene preservato il rispetto della verità oggettiva, la critica può essere fatta. Questa può essere anche dura, a condizione che non si limiti al disprezzo e all’attribuzione all’impresa o al suo management di qualità disonorevoli. Se tali limiti non vengono superati, le sanzioni disciplinari sono annullabili.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bonus psicologo: ecco le graduatorie definitive

09/12/2025

Nuovo Bonus mamme: chi può fare domanda entro il 31 gennaio?

09/12/2025

Fondo “Dopo di Noi”: riparto per l’annualità 2024

09/12/2025

Cessione crediti DTA: ribadito il divieto di compensazione

09/12/2025

Trattamento IVA case modulari: quale regime?

09/12/2025

Semplificazioni: nuove regole su beni donati e accettazione di eredità

09/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy