Sì definitivo della Camera al decreto Omnibus

Pubblicato il 26 maggio 2011 Nella giornata del 25 maggio 2011, il testo del decreto legge Omnibus è stato approvato dalla Camera con 301 voti favorevoli, 280 contrari e due astenuti.

L’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva l'articolo unico del disegno di legge di conversione del Decreto legge 31 marzo 2011, n. 34, recante “Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo”. Il testo approvato è rimasto invariato rispetto a quello accolto dal Senato ed ora attende solo la firma del Capo dello Stato.

Tra le disposizioni che hanno destato maggior clamore, in primis quella che abroga tutte le norme che riguardano la realizzazione di impianti nucleari decise con la legge n. 99 del 2009 e che prevede che tra un anno il Governo vari una Strategia energetica nazionale, senza comunque escludere l'opzione nucleare. La norma sembrerebbe vanificare il referendum sull'energia atomica, già fissato per il 12 e il 13 giugno prossimo. Spetterà ora alla Corte di Cassazione decidere se la norma rende inutile il referendum.

Tra le altre previsioni di legge contenute nel decreto Ominibus: l’aumento delle tasse sulla benzina per finanziare la Cultura; un nuovo ruolo per la Cassa Depositi e Prestiti per difendere le aziende italiane dalle scalate straniere; lo stanziamento di risorse per Pompei; la proroga del divieto dell'incrocio tra Tv e giornali.
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